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Violenza di genere, aumentano le segnalazioni in provincia di Teramo: 50 richieste di aiuto in un mese

Dopo la campagna di novembre 50 nuove richieste al Centro antiviolenza “La Fenice”. In arrivo nuovi progetti per il 2026

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa
di Redazione Teramo
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TERAMO. Un bilancio di fine anno che evidenzia un aumento significativo delle richieste di aiuto. A presentarlo, nella mattina del 29 dicembre, la Commissione provinciale Pari Opportunità, insieme al Centro antiviolenza La Fenice. Dopo la campagna di informazione svolta per tutto il mese di novembre, si sono registrate 50 nuove richieste di accesso ai servizi, a fronte delle 80 pervenute nei dieci mesi precedenti.

Informazione e rete territoriale

Un dato che conferma l’efficacia della sensibilizzazione. «L’informazione è fondamentale – ha spiegato l’avvocato Michela Manente – perché rende la cittadinanza parte attiva: in un caso l’intervento è nato dalla segnalazione di un cittadino». Il lavoro si è sviluppato in rete con Commissioni comunali, Ordini professionali, servizi sociali e Forze dell’Ordine.

Lavoro, scuola e nuove fragilità

Nel corso dell’anno il Centro ha favorito la ricollocazione lavorativa di donne vittime di violenza, grazie a una corsia preferenziale con il Centro per l’Impiego. Gli interventi nelle scuole hanno fatto emergere situazioni che coinvolgono minori, ora seguiti con il consenso delle famiglie. È emerso anche un nuovo fenomeno: donne vittime di violenza da parte di figli con gravi problemi di tossicodipendenza, per le quali sono state attivate soluzioni protette.

Le priorità per il 2026

«La CPO amplierà il proprio raggio d’azione – ha annunciato la presidente Erika Angelini – affrontando temi come mobbing e violenza sui luoghi di lavoro, disabilità, giustizia riparativa e rafforzamento delle competenze delle operatrici». Prosegue anche il progetto “Donne al Centro” per l’orientamento lavorativo.

Nuovi finanziamenti

Grazie al lavoro dell’Ente, sono stati inoltre ottenuti quasi 60 mila euro per il Centro “La Fenice” e 34.900 euro per “Casa Maia”, la casa di accoglienza per le vittime, finanziamenti concessi dalla Regione Abruzzo.

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