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Lutto

Teramo, insegnante muore a 44 anni: addio Fabiana - «Il tuo sorriso profumava di bontà»

Era docente dell'Istituto comprensivo D'Alessandro. Il ricordo della dirigente: « Non dimenticheremo la dedizione, la passione autentica e il forte senso di responsabilità»

Fabiana in una bella foto con il marito
Fabiana in una bella foto con il marito
di Redazione Teramo
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TERAMO. La musica era il suo linguaggio naturale, quello con cui riusciva a coinvolgere gli studenti e chiunque l’ascoltasse suonare l’oboe. Fabiana Caterina, docente dell’istituto comprensivo D’Alessandro di Teramo e musicista apprezzata, è morta a 44 anni dopo una lunga malattia affrontata con grande forza.

Le radici e il legame con la famiglia

Originaria di Montagano, in provincia di Campobasso, Fabiana tornava spesso nel suo paese per stare accanto alla mamma Anna Maria, al papà Francesco, alla sorella Simona e ai nipoti Samuele e Giada. Proprio lì, dove aveva iniziato a suonare l’oboe nella banda locale, la comunità si è stretta nel dolore.

L’insegnamento

Trasferitasi a Teramo per motivi professionali, aveva trovato nella città un ambiente accogliente e una rete di amicizie sincere. Qui viveva con il marito, Marco Di Meo, docente di sassofono alla scuola “Giovanni XIII” di San Nicolò. Oltre alla musica, Fabiana aveva coltivato anche la passione per il karate, praticato per anni nel suo paese d’origine.

La carriera artistica

Nel corso della sua attività musicale aveva collaborato con diverse formazioni orchestrali, tra cui la banda del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Un percorso che aveva consolidato la sua professionalità e la sua sensibilità artistica.

Il ricordo della scuola e dei colleghi

Profondo il cordoglio dell’Ic D’Alessandro–Risorgimento. La dirigente Lora Anna Maria D’Antona Catacuzzena ha ricordato «la dedizione, la passione autentica e il forte senso di responsabilità» che Fabiana portava ogni giorno in classe. I colleghi la descrivono come «una presenza luminosa, capace di lasciare un segno indelebile negli allievi». Toccanti le parole di chi le era vicino: «Senza di te non si respira», ha scritto l’amica Francesca. «Averla conosciuta è stata una fortuna immensa», ha ricordato l’alunna Sara. «Il tuo sorriso profumava di bontà», ha aggiunto Valentina.

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