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di Redazione L'Aquila

Il dibattito sul canone Rai è tornato a farsi sentire nelle ultime settimane, complice l’attesa per la Legge di Bilancio e le richieste di una nuova riduzione dell’importo. Tra ipotesi di riforma, pressioni politiche e richiami europei, molti contribuenti si chiedono come sarà regolato il tributo nel 2026 e quali saranno le modalità di pagamento previste. Nonostante le ipotesi circolate nelle scorse settimane, per il 2026 non ci sarà alcuna riduzione del canone Rai. L’importo resta fissato a 90 euro l’anno, suddiviso in addebiti bimestrali da 18 euro direttamente nella bolletta dell’energia elettrica. Il sistema di riscossione tramite bolletta, introdotto nel 2016 per contrastare l’evasione, rimane quindi invariato anche per il prossimo anno.
Perché il canone resta in bolletta
L’inserimento del canone nella fattura elettrica è stato spesso criticato, sia dai consumatori sia dall’Unione Europea, che ha più volte richiamato l’Italia alla necessità di bollette “pulite”, prive di costi non legati ai consumi energetici. Roma ha sempre difeso la scelta sostenendo che l’importo è chiaramente separato dagli altri oneri e quindi non compromette la trasparenza. Il governo aveva annunciato l’intenzione di superare questo meccanismo, ma al momento non sono previste modifiche operative.
Cosa è successo negli anni precedenti
Vediamo cosa è successo negli ultimi anni al canone Rai. Tra sconti effettuati e poi promessi ma non attuati.
Chi deve pagare il canone
Il canone è dovuto da chiunque possegga un televisore o un dispositivo in grado di ricevere segnali TV, indipendentemente dall’uso effettivo o dal fatto che si guardino o meno i canali Rai.
Chi è esente dal pagamento
Restano valide anche per il 2026 le categorie che non devono versare il canone:
Esenzione per età: come richiederla
Per ottenere l’esonero legato all’età:
Una volta accolta, l’esenzione non va ripresentata ogni anno.
Esenzione per mancato possesso di TV
Chi non possiede alcun apparecchio idoneo alla ricezione televisiva può chiedere l’esonero, ma in questo caso la dichiarazione va rinnovata annualmente.
Per ottenere l’esenzione per tutto il 2026, la richiesta deve essere inviata entro il 31 gennaio 2026. Le domande presentate entro il 30 giugno 2026 danno diritto all’esonero solo per il secondo semestre.
Dispositivi considerati “adatti alla ricezione”
Oltre ai televisori, rientrano nella categoria anche:
Come inviare la domanda di esenzione
L’istanza deve essere indirizzata all’Agenzia delle Entrate attraverso uno dei seguenti canali: