Calcio / Serie D
Il Teramo pensa a Moussadja Njambé. Parte l'assalto alla vetta
di Jacopo Forcella

PESCARA. Una gara ben giocata non basta al Pescara per evitare l’ottavo ko stagionale. I biancazzurri hanno tenuto testa alla capolista soprattutto nel primo tempo, ma ancora una volta i limiti della squadra sono apparsi evidenti. Il Frosinone espugna l’Adriatico per 2-1. La zona salvezza è sempre più lontana.
Gorgone in emergenza in attacco, schiera Tonin al fianco di Di Nardo. Le novità rispetto a Bari sono anche quelle di Letizia esterno di centrocampo con l’esclusione di Corazza. Caligara prende il posto di Olzer. Ospiti di Alvini in campo con il 4-3-3. Seimila gli spettatori all’Adriatico dove si parte con il fulmineo vantaggio biancazzurro dopo 43’’ di Tonin che entra in area e con una giocata spettacolare beffa la difesa ospite e Palmisani per l’1-0. Prima rete stagionale per il giocatore veneto che festeggia con i compagni.
La gioia abruzzese dura però appena 5’ visto che a ristabilire la parità ci pensa Scevernaze con un tiro angolato che fa terminare la palla sul palo interno e poi in gol. 1-1 e gara che si preannuncia entusiasmante. Al 7’ opportunità per Di Nardo che davanti portiere ospite tira debolmente. Al 10’ ancora Pescara con Tonin che in area tarda a calciare permettendo il recupero ciociaro. Al 11’ prima missile di Letizia respinto da un compagno e poi incornata di Di Nardo e parata miracolosa di Palmisani che ricaccia il pallone sulla linea di porta. Sfortunato il Delfino che però spinge con buona decisione. Al 20’ però brivido per la difesa pescarese con il tiro di poco alto di Caló. Meglio il Pescara che si rivede al 22’ cin un tiro di Dagasso che fa terminare la palla sull’esterno della rete. Al 37’ arriva il 2–1 del Pescara annullato per un fallo di Faraoni sulla battuta del corner. Tremolada che aveva inizialmente convalidato la rete fa marcia indietro e fa ripetere il calcio d’angolo.
Sulla nuova battuta del corner incornata di Di Nardo e salvataggio sulla linea di Caló. Il Pescara ci prova fino alla fine ma senza costrutto.
Nella ripresa avvio micidiale ospite. Al 9’ Raimondo di testa chiama alla parata Desplanches che due minuti dopo non può nulla sulla spettacolare conclusione di Anthony Oyono che mette la palla all’incrocio per il vantaggio del Frosinone. Pescara sprecone e punito oltre i suoi demeriti. Delfino sotto e che ci prova al 15’ con il tiro di Caligara deviato in angolo da Palmisano. Al 20’ si infortuna Dagasso che lascia il posto a Meazzi.
La squadra di Gorgone fa quello che può in una stagione che vede contrattempi continui visto che al 26’ ci sono problemi anche per Caligara costretto dopo un tiro respinto da Palmisano a lasciare anche lui il terreno di gioco. Finale di partita con i gialloblù al 30’ vicini al 3-1 con Desplanches che dice no a Zilli.
Negli ultimi dieci minuti Gorgone gioca la carta Okonwko ma è la squadra di Alvini con Fares a mancare il colpo del ko. Il finale vede al 46’ il rosso a Brosco tramutato in giallo per un fallo che non è da ultimo uomo. Al 49’ Cittadini salva poi sulla linea e per il Pescara questa sembra sempre più una stagione maledetta.