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Il caso

Pallacanestro Roseto: «Sputi a Landi e Cannon, gesto vile. Servono scuse pubbliche»

Il club condanna duramente gli episodi e invita i tifosi a difendere i valori del PalaMaggetti

Jalen Cannon
Jalen Cannon
di Jacopo Forcella
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ROSETO. La Pallacanestro Roseto condanna «con assoluta fermezza» gli sputi rivolti ad Aristide Landi e Jalen Cannon al termine della gara con Forlì, mentre i giocatori salutavano la Curva Nord. «Lo sputo è un atto vile, un’aggressione che umilia la persona. Non appartiene allo sport né alla nostra comunità», scrive il club.

La società porge le scuse ufficiali ai due atleti, ricordando che tali episodi si aggiungono ad altri comportamenti già stigmatizzati nelle comunicazioni alla Questura, compresi gli sputi all’arbitro nella gara con Pesaro, costati ammenda e squalifica del PalaMaggetti.

Roseto chiede che gli autori del gesto «abbiano il coraggio di scusarsi pubblicamente» con i giocatori e con la città, in attesa dei provvedimenti delle Forze dell’Ordine.

Infine l’appello ai tifosi: «Popolate il PalaMaggetti con passione e rispetto. Non date spazio agli incivili. Difendiamo insieme i valori della nostra casa sportiva». La società ribadisce che non arretrerà «di un millimetro» nella tutela di lealtà e sportività.