La richiesta
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di Redazione cronaca

Una campagna regionale senza precedenti. Un vero manuale guida per cittadini e cittadine che vogliono far valere, leggi alla mano, il proprio diritto alla salute quando prenotano visite specialistiche nel sistema sanitario regionale abruzzese. A lanciarla è il Movimento 5 Stelle Abruzzo con la mobilitazione "La salute non può attendere", nata per combattere le lungaggini delle liste d’attesa che in Abruzzo sono diventate una vergogna.
L’impegno dei consiglieri regionali
«Come Consiglieri regionali di opposizione stiamo lavorando in Consiglio con ogni strumento a nostra disposizione per migliorare il servizio sanitario regionale - affermano i consiglieri regionali M5S Francesco Taglieri e Erika Alessandrini - ma ogni cittadino può fare la sua parte, ecco perché abbiamo avviato questa campagna, sostenuta da una mobilitazione che coinvolge anche attivisti e gruppi territoriali del Movimento 5 Stelle nelle quattro province, con il fine di dare a ogni abruzzese gli strumenti utili a segnalare illeciti e storture nella prenotazione delle visite al CUP».
Gli strumenti a disposizione dei cittadini
Forniremo moduli precompilati, indirizzi per le segnalazioni ufficiali (URP, CUP, ASL, Difensore civico, Assessorato, Ministero), istruzioni chiare per chiedere la prestazione in una struttura alternativa o in intramoenia senza costi aggiuntivi oltre al ticket. Strumenti concreti che permettono a ogni cittadino di diventare garante di se stesso.
Le norme in vigore
Le norme in vigore parlano chiaro:
A) Il medico indica la classe di priorità (U, B, D, P) che garantisce tempi certi.
B) Se la prestazione non viene erogata nei tempi massimi, l'utente ha diritto a essere indirizzato verso altre strutture accreditate, pubbliche o private, senza alcun costo extra, previa autorizzazione della direzione sanitaria, che ogni cittadino ha il diritto di richiedere.
C) Le liste d’attesa non possono essere sospese o chiuse: è illegittimo. E se gli obiettivi non vengono rispettati, il Direttore Generale può essere rimosso. Eppure in Abruzzo nessuno spiega ai cittadini come far valere queste regole e come segnalare eventuali illeciti.
La mobilitazione
«Dobbiamo lottare insieme - spiegano i due consiglieri regionali pentastellati - dentro e fuori le istituzioni affinché non ci siano più persone che ricevono date fuori dai limiti di legge o risposte come ‘agenda chiusa’. Questo sistema malato non è solo una violazione dei diritti, è il fallimento di chi governa la sanità. Noi vogliamo che i cittadini siano consapevoli e pronti a far rispettare la legge per questo informeremo più persone possibile attraverso incontri pubblici, gazebo informativi e volantinaggi».