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Il fatto

Razzismo nel calcio giovanile: "Zitto nero di m...". L'ultimo episodio choc in Abruzzo

Il minore offeso avrebbe riferito l’accaduto all’arbitro e alla propria società in lacrime

Calcio giovanile, è allarme razzismo
Calcio giovanile, è allarme razzismo
di Giancarlo Falconi
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Offese razziste in aumento nel calcio giovanile, anche in Abruzzo. Secondo la relazione di Pierpaolo Romani, coordinatore di Avviso Pubblico e autore di Calciatori sotto tiro, le offese a sfondo razziale nel mondo del calcio sono in aumento. Il fenomeno colpisce tutte le categorie, dalla Serie A alla Serie C, fino ai dilettanti. “I più colpiti sono i ragazzi africani o provenienti dai Balcani”, spiega Romani.

La mappa del razzismo: Serie A in testa

Nel dettaglio, gli episodi di razzismo si verificano soprattutto in Serie A (68%), seguita dalla Serie C – o Lega Pro – (9%) e dalla Serie B (4%). Romani, citato da Via Libera, evidenzia come “verso i calciatori africani ci sia un disprezzo molto forte”, espresso attraverso “buu, versi della scimmia, lanci di banane e frasi come ‘torna in Africa con il barcone’”. Comportamenti che nel 2023 appaiono inconcepibili, ma che continuano a ripetersi.

I numeri: 121 episodi censiti, il 43% di matrice razziale

Sono stati censiti 121 episodi di calciatori offesi, minacciati o intimiditi. Il 43% presenta una matrice razziale. Le aree più colpite sono quelle del Nord (49%), che registrano il doppio dei casi rispetto al Sud (27%) e al Centro (24%). La “maglia nera” spetta alla Lombardia, con il 26% degli episodi, seguita da Campania (21%) e dal duo Veneto–Lazio (12%).

Il derby e l’insulto razzista 

Nell’ambito della nostra inchiesta, ancora alla prima puntata, è emerso un episodio recente avvenuto in un derby giovanile abruzzese. Un giovane calciatore è stato squalificato per dieci giornate per aver rivolto a un coetaneo della squadra avversaria la frase: “Stai zitto n..... di mer..”. Il minore offeso avrebbe riferito l’accaduto all’arbitro e alla propria società in lacrime.

La squalifica ridotta e la misura rieducativa

In sede di appello, la squalifica è stata ridotta a cinque giornate e convertita in cinquanta ore di attività rieducative sostitutive. Le attività dovranno essere svolte presso la Sezione A.I.A. di riferimento e completate, con relativa certificazione, entro la scadenza della squalifica originaria.

Le sanzioni e l’impegno richiesto

La società coinvolta, sanzionata con 1200 euro, dovrebbe organizzare incontri scolastici coinvolgendo tutte le istituzioni, raccogliendo testimonianze per condannare gesti simili.

Educazione e futuro

L’importanza del sistema educativo all’interno di uno spogliatoio è presentata come elemento fondamentale per la società del futuro. Per combattere il razzismo, la crescita culturale dei giovani atleti non può essere considerata secondaria. Sarebbe la sconfitta della società civile.