Salute
Influenza e virus respiratori, quasi un milione di casi in una settimana. Atteso picco anche in Abruzzo
di Redazione L'Aquila

«La Carta di Treviso è chiara: in presenza di minori, il diritto alla riservatezza deve prevalere sul diritto di cronaca e di critica. Eppure, in questi giorni, si è assistito a una presenza massiccia e invasiva di giornalisti, dotati di strumenti altamente professionali, capaci di realizzare immagini persino all'interno di una casa protetta che ospita anche altri minori». Così l'avvocato Alessandra De Febis, Garante dell'infanzia e dell'Adolescenza della Regione Abruzzo, a proposito della vicenda della famiglia del bosco.
Per la Garante «Fotografie e riprese diffuse sui media hanno avuto conseguenze dirette sulla vita quotidiana di bambini estranei alla vicenda, costretti a rinunciare al gioco all'aperto per evitare di essere fotografati. È fondamentale ricordare che i tempi della giustizia e i tempi mediatici sono profondamente diversi. La pressione costante dell'informazione rischia di alterare la percezione dei fatti e di produrre uno sbilanciamento mediatico evidente rispetto ad altri casi, altrettanto delicati, che riguardano minori, ma che non ricevono la stessa attenzione».
Quindi aggiunge: «Se l'obiettivo è davvero quello di aiutare questa famiglia e di tutelare i bambini e gli adolescenti coinvolti è necessario un cambio di approccio: più rispetto, più silenzio, più responsabilità. E, qualora si ritenga necessario intervenire nel dibattito pubblico, la parola dovrebbe essere affidata a chi conosce realmente i fatti, evitando giudizi personali, semplificazioni e narrazioni strumentali».