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L'emergenza

Dissesto idreogeologico a Chieti, Marsilio: «Priorità alle famiglie sfollate, poi messa in sicurezza del territorio»

Oltre cento nuclei familiari evacuati. Il presidente della Regione: affidato il progetto all'Ufficio Speciale per la Ricostruzione, la struttura più qualificata d'Italia

Scelli, Marsilio, Ferrara
Scelli, Marsilio, Ferrara
di Stefano Recanati
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CHIETI. L'Auditorium Cianfarani di Chieti ha ospitato un incontro pubblico per fare il punto sul dissesto idrogeologico che ha colpito il territorio comunale di Chieti. L'iniziativa ha visto la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, nella sua veste di commissario straordinario per la fase post-emergenziale, del direttore regionale della Protezione civile Maurizio Scelli, e di Vincenzo Rivera, direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione 2016 e direttore generale della Giunta regionale.

Presenti anche i sindaci di Chieti e Bucchianico. Durante l'incontro, il presidente Marsilio ha delineato gli interventi programmati, sottolineando l'impegno regionale per un'azione coordinata volta alla messa in sicurezza del territorio. Ha annunciato che il progetto è stato affidato all'Ufficio Speciale per la Ricostruzione, definendolo «la struttura più qualificata in Italia» per la sua esperienza nella gestione delle emergenze.

La priorità assoluta, ha dichiarato Marsilio, è garantire una sistemazione alloggiativa definitiva alle famiglie sfollate, concentrandosi principalmente su Chieti e Bucchianico, per poi procedere alla messa in sicurezza degli edifici pericolanti e del territorio secondo un ordine di priorità. Il presidente ha evidenziato la complessità del fenomeno, che richiede uno studio scientifico approfondito per definire con precisione il perimetro degli interventi. Ha sottolineato che molte famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie case improvvisamente e ora affrontano il difficile compito di recuperare i beni personali da edifici non sicuri.

Marsilio ha spiegato che questa emergenza, sviluppatasi gradualmente e non a seguito di un evento traumatico singolo, non ha generato l'allarme sociale e mediatico tipico di terremoti o alluvioni. Tuttavia, sono già oltre cento le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni e l'urgenza di intervenire è evidente. Il presidente ha ringraziato il ministro Musumeci, sottolineando che questo rappresenta il primo caso di applicazione della nuova legge sulle emergenze e sulla ricostruzione, un banco di prova importante per dimostrarne l'efficacia.

Il direttore Scelli ha fornito aggiornamenti sulle attività già avviate, mentre Rivera ha illustrato il ruolo operativo dell'Ufficio nella fase di ripristino. Il professor Nicola Sciarra, geologo dell'Università di Chieti-Pescara, ha spiegato le attività di monitoraggio in corso nella zona rossa del quartiere Santa Maria. L'incontro ha permesso un confronto diretto con i cittadini, che hanno ricevuto informazioni dettagliate sulle modalità di intervento e sulle prospettive future per il territorio.

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