L'emergenza
Dissesto idreogeologico a Chieti, Marsilio: «Priorità alle famiglie sfollate, poi messa in sicurezza del territorio»
di Stefano Recanati

CHIETI. Gli ospedali della provincia di Chieti si tingono di verde. E questa volta non è una metafora, ma il risultato concreto del Piano Nazionale Esiti 2025 dell'Agenas, che ogni anno fotografa la qualità dell'assistenza sanitaria negli ospedali italiani attraverso un sistema di valutazione cromatica: dal verde (performance molto alta) al rosso (molto bassa), passando per le sfumature intermedie di giallo e arancio.
Qui Vasto
Il rapporto valuta parametri come la casistica, la tempestività nell'accesso alle cure, l'appropriatezza clinica, la sicurezza e gli esiti delle prestazioni. E quest'anno i dati sorridono decisamente alla sanità teatina, dove il rosso è ormai un ricordo del passato. L'ospedale "San Pio" di Vasto ha recuperato efficienza su tutti i fronti, conquistando valutazioni molto alte soprattutto per l'apparato cardiocircolatorio e la chirurgia generale. Buone anche le performance dell'area osteomuscolare, mentre restano nella media respiratorio, gravidanza e parto, e chirurgia oncologica.
Qui Lanciano
Al "Renzetti" di Lanciano il rosso è praticamente sconosciuto. Tutte le specialità hanno espresso buone performance: particolarmente alta la valutazione per chirurgia generale e apparato osteomuscolare, molto alta per l'apparato nervoso. Media invece per gravidanza e parto, chirurgia oncologica e sistema cardiocircolatorio.
Qui Chieti
Anche il policlinico "SS. Annunziata" di Chieti ottiene risultati lusinghieri, con valutazioni molto alte per neurologia, chirurgia generale e nefrologia. Alto il giudizio per il cardiocircolatorio, medio per apparato respiratorio, chirurgia oncologica e area materno-infantile.
I commenti
«I dati diffusi da Agenas rappresentano una garanzia di assistenza di qualità per i pazienti», ha commentato il direttore generale della Asl Mauro Palmieri, sottolineando come questi risultati consolidino la fiducia dei cittadini nelle strutture sanitarie locali. «Gran parte del merito va al personale: medici, infermieri, tecnici, ostetriche, operatori sociosanitari fanno la propria parte con impegno ogni giorno», ha aggiunto Palmieri. «Sono le colonne della nostra organizzazione e a loro va il mio pensiero grato. Andiamo avanti insieme, animati dalla comune motivazione di fare il bene della nostra comunità, ciascuno nel suo ruolo e con le proprie competenze».