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Tredicesima 2025: quando arriva, a chi spetta e come si calcola
di Redazione cronaca

PESCARA. Nel 2025 gli italiani hanno speso circa 170 miliardi di euro nel gioco in tutte le sue forme — dal gioco d’azzardo alle scommesse, dal Lotto ai Gratta e vinci, fino ai giochi online. Un importo pari al 7,2% del Pil nazionale, che significa oltre 2.800 euro a persona: un volume superiore alle spese dello Stato per sanità e istruzione.
Online il settore più ricco: 100 miliardi di giocate
A guidare il mercato è il gioco online, che da solo vale circa 100 miliardi, con le scommesse sportive e il betting exchange a fare da traino. Più contenuto, ma comunque enorme, il segmento delle giocate nei luoghi fisici — bar, tabaccai, sale Bingo — che supera i 70 miliardi, dominato da Gratta e vinci, Lotto e scommesse.
Quanto incassa lo Stato
Dal complesso del settore arrivano allo Stato 11,5 miliardi di euro, secondo le elaborazioni dell’Ufficio comunicazione Unsic, che ha messo insieme rapporti di Adm, Cgil, Eurispes, Iss, Nomisma, Cnr e altre fonti istituzionali.
Nord turistico e Sud “caldo”: le aree che giocano di più
Il report evidenzia una doppia Italia del gioco:
In valori assoluti il primato è della Lombardia (27 miliardi), seguita da Campania (22), Lazio (17), Sicilia (16), Puglia (12) ed Emilia-Romagna (11). Ma la spesa pro capite cambia tutto: primeggiano campani, abruzzesi, molisani, calabresi e siciliani, tutti oltre i 3.000 euro annui a testa.
Abruzzo sopra la media nazionale: 40mila ludopatici
Nel quadro tracciato, l’Abruzzo appare come una delle regioni più esposte. Secondo Federconsumatori (dati 2024):
La mappa regionale segnala anche diversi comuni “sensibili”: Pescina (Aq) è l’area più critica, seguita da Villamagna, Morro d’Oro, Trasacco, Magliano de’ Marsi e Isola del Gran Sasso.
Il libro “Skin Player” e l’allarme sugli adolescenti
L’occasione per aggiornare il quadro è stata la presentazione del libro “Skin Player” di Massimo Persia, medico romano di origini abruzzesi, esperto di dipendenze e per vent’anni responsabile del SerD di Tivoli-Guidonia. Il volume analizza la ludopatia, i meccanismi neurobiologici del gioco compulsivo e il mondo dei videogiochi con acquisti in denaro, spesso molto dannosi.
Persia: “Un milione e mezzo di giocatori patologici in Italia”
«Non è semplice distinguere tra gioco come intrattenimento e gioco patologico» spiega il dottor Persia. «Si stima che in Italia ci siano circa 1,5 milioni di persone con disturbi da gioco d’azzardo, con un aumento significativo tra i giovani. Serve ascoltarli, non giudicarli, e proporre giochi educativi e riabilitativi, non prodotti violenti o a sfondo sessuale».