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di Redazione cronaca

ROMA. Decine di genitori si sono riuniti oggi, sabato 6 dicembre, in piazza Santi Apostoli, a Roma, a pochi passi dal ministero della Famiglia, per protestare contro gli allontanamenti dei minori dai nuclei familiari. Un presidio acceso da cartelli e striscioni che denunciavano affidi ritenuti ingiusti, presunte pratiche illegittime e la mancanza di ascolto da parte dei servizi sociali. Tra i messaggi esposti: “Rivogliamo i nostri bambini a casa”, “I nostri figli non sono dello Stato”.
La manifestazione nasce all’indomani del caso della cosiddetta famiglia del bosco e porta la firma del comitato “I figli non sono dello Stato”, nato per dare voce alle famiglie che contestano provvedimenti di allontanamento percepiti come immotivati o traumatici. Nel corso del presidio molte madri e padri hanno raccontato le loro vicende personali: «Sono sei anni che non vedo mio figlio», ha detto una donna; un’altra ha aggiunto: «Le famiglie devono essere supportate dallo Stato, non spezzate».
Arianna Fioravanti, referente del comitato e promotrice dell’iniziativa, ha sintetizzato così le richieste: «Non diciamo che tutti gli assistenti sociali sono SS, ma chiediamo chiarezza. Ci sono allontanamenti senza reale ascolto e con modalità illegittime. Questa piazza esiste per dare voce a chi non ne ha».
Il movimento non si fermerà qui. Gli organizzatori hanno annunciato l’intenzione di portare le criticità direttamente in Parlamento attraverso una conferenza alla Camera dedicata al tema degli allontanamenti e alle garanzie per le famiglie.