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Economia

LFoundry, incontro al Ministero: il piano industriale e il futuro dello stabilimento secondo Nabeel

Secondo la proprietà dello stabilimento di Avezzano sono tre i temi da affrontare perché impattano sulla competitività delle produzioni

L'incontro a Roma
L'incontro a Roma
di Pino Veri
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AVEZZANO. LFoundry, l’azienda Avezzanese con 1200 dipendenti compresi i somministrati, torna al centro dell'attenzione: si è svolto a Roma, alla presenza della sottosegretaria Fausta Bergamotto, e di rappresentanti della regione Abruzzo e del comune di Avezzano, l’incontro tra l’azienda rappresentata appunto da mister Nabeel che rappresenta la proprietà , accompagnato dall’amministratore delegato Gianluca Testa, dal direttore generale Marcello D’Antiochia e dal responsabile, Alessandro Albertini, e dalla delegazione sindacale composta da Cgil, Cisl Uil, Fim Fiom Uilm nazionali e territoriali e dalla Rsu di LFoundry.

Da qualche giorno dell'incontro ci sono state una serie di valutazioni riguardanti il futuro dell’azienda e dunque quello sindacale è opportuno riprenderlo per ottenere anche il parere dei lavoratori. È stato opportuno attendere la netta posizione del sindacato metalmeccanico.

Il piano industriale

Nel corso dell’incontro, mister Nabeel ha illustrato il piano industriale come aggiornato negli ultimi mesi e che si propone di far fronte all’ormai prossimo venir meno della commessa Onsem,i l’azienda che gestisce il prodotto che è prevista per metà 2026. Questo genererà un ulteriore calo di attività che nelle parole di mister Nabeel sarà gradualmente rimpiazzato da attività sui prodotti già industrializzati nell’ambito dei prodotti dei sensori. A supporto di questi cambiamenti è previsto un piano di investimenti anche in macchinari, riducendo gli spazi destinati a uffici per complessivi 100 milioni di dollari. Sempre secondo mister Nabeel tutto questo permetterà a partire del 2027 una ripresa produttiva importante e «allungherà la vita dello stabilimento di una decade».

I temi chiavi secondo la proprietà

Mister Nabeel ha infine segnalato tre temi da affrontare perché impattano sulla competitività delle produzioni e quindi la capacità di venderle: costi dell’energia, costi dei materiali, costi del personale e ha chiesto a Governo, Enti locali e Organizzazioni sindacali di lavorare insieme, ovviamente ciascuno per le sue competenze. Il piano – pur con aggiornamenti – è sostanzialmente in linea con quanto si dice dai tempi della acquisizione da parte di SPARC la prima azienda rilevatrice, di cui però nella concreta attività produttiva finora si è visto ben poco. Questo ha messo in discussione la credibilità agli occhi dei dipendenti del piano, rendendoli scettici sulle reali prospettive, al punto che alcune risorse importanti per esperienza e competenza hanno deciso di lavorare altrove. Lo scetticismo e le preoccupazioni dei dipendenti, inoltre, rendono più difficile affrontare una serie di questioni sindacali, come invece nei 35 anni di storia dello stabilimento è stato più volte fatto. E poi ci sono le infiltrazioni di acqua negli uffici e nella sale bianche. Anche qui come per le dimissioni dei colleghi di cui al punto precedente si è usato questo tema come sintomo di una situazione di trascuratezza che preoccupa i lavoratori e le lavoratrici.

Le prospettive

E le prospettive per il 2026 e inizio 2027? Si prospetta un ulteriore calo di attività e questo ovviamente avrà un impatto negativo sul reddito dei dipendenti LFoundry. In risposta a queste osservazioni, mister Nabeel ha segnalato che i questi 6 anni le uscite da LFoundry sono sempre state volontarie ma ha anche riconosciuto che ci sono stati ritardi e questo non piace neppure agli azionisti, ma che è avvenuto per varie cause, dinamiche dei prezzi, pandemia, e che comunque quanto sopra è la soluzione che la Direzione aziendale ritiene porterà il sito fuori da queste difficoltà che lui è presente al Ministero proprio per dare un segnale chiaro.

Le parti nei loro interventi hanno inoltre ringraziato il Ministero per aver organizzato questo incontro e per la disponibilità del Governo e anche della Regione per mettere a disposizione risorse a sostegno degli investimenti per la formazione e per la riduzione del costo dell’energia. Bergamotto, nel concludere l’incontro ha chiesto alle parti di confrontarsi a livello locale e ha dichiarato che il Ministero continuerà a monitorare la situazione di uno stabilimento importante per la Marsica e l’Abruzzo.

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