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di Redazione Pescara

PESCARA: Trema la “Pescara Bene” dopo una serie di misure cautelari che la Procura della Repubblica di Pescara oggi ha reso pubbliche e che ha colpito ben 17 persone per traffico di cocaina e crack nel territorio di Pescara e provincia.
Una rete tra intermediari e rifornitori e clienti tra commercianti e ristoratori, in cui sono finiti personaggi insospettabili della città, dopo una lunga e meticolosa indagine portata avanti dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Provinciale di Pescara, agli ordini del Colonnello Stefano Ranalletta.
Dopo la prima fase investigativa dei militari, conclusasi lo scorso 4 luglio, la Procura della Repubblica ha proceduto agli interrogatori di tutti gli indagati coinvolti, ed ora si attende l’esecuzione dei provvedimenti. Tra loro anche avvocati, commercianti di auto di lusso o di gioielli, della cui irreprensibilità nessuno avrebbe mai dubitato. L’inchiesta sviluppata era partita da gennaio del 2024 ed era stata condotta dal Pm Luca Sciarretta, poi però trasferito alla Corte di Cassazione.
Nell’importante ed eclatante operazione gli inquirenti hanno potuto ricostruire e documentare quasi 500 episodi di spaccio delle sostanze stupefacenti citate, i cui diversi quantitativi accertati nei vari contesti costituiranno un peso specifico diverso ai fini delle condanne e del tipo di detenzione. L’Autorità Giudiziaria non si è pronunciata ancora sulla data dell’esecuzione degli ordine di custodia cautelare, né lo stesso comandante provinciale dei Carabinieri Stefano Ranalletta, che si prevede comunque a breve termine.