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Il grande ospite

Mattia Faraoni, cosa ci faceva un campione del mondo a Chieti? La palestra Diodato, il legame col maestro e i consigli ai pugili - «I miei segreti sul ring»

L'atleta romano ha fatto visita alla palestra di Danilo Diodato per una giornata di lezione agli allievi. Uno di loro si è anche lasciato andare a una confidenza: i video sono già virali sui social

Mattia Faraoni alla palestra di Chieti con il maestro Diodato
Mattia Faraoni alla palestra di Chieti con il maestro Diodato
di Tommaso Silvi
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Un campione del mondo a Chieti. Tra consigli ai giovani allievi e confidenze. È successo alla palestra Pugilistica Diodato, che ha ospitato un evento speciale. Protagonista dello stage tecnico è stato Mattia Faraoni, campione romano di fama internazionale, accolto dal maestro Danilo Diodato insieme al tecnico Mattia Di Tonto.

Il profilo del campione

Faraoni, attuale campione mondiale Iska di kickboxing, vanta una lunga carriera nella boxe con diversi titoli italiani conquistati sia da dilettante che da professionista. La sua esperienza lo ha portato a distinguersi anche in altre discipline marziali. Il legame con Diodato risale agli inizi della sua carriera, quando da giovanissimo ottenne un clamoroso "triplete" vincendo tre tornei federali nello stesso anno.

Lo stage e il successo online

La giornata ha visto i partecipanti impegnati in esercitazioni avanzate, approfondimenti tecnici e momenti di confronto diretto con il campione. I video dello stage, diffusi sui social, hanno rapidamente totalizzato decine di migliaia di visualizzazioni, segno dell’interesse e della popolarità di Faraoni. Nei filmati si vede il campione dare consigli agli allievi della palestra, in particolare a Enrico Mezzanotte, pugile con oltre 35 incontri all’attivo. A lui Faraoni ha sottolineato: «Non è solo il fattore cardiaco a fare la differenza sul ring, nei grandi appuntamenti, ma anche quello psicologico. Riuscire a essere concentrato non solamente per un round, ma per più di una ripresa, nel lungo. Quello fa davvero la differenza». Il campione si è intrattenuto anche con Daniele Rebba e con Giulio Diodato, che gli ha confidato: «A me piace fare pugilato, non lo faccio con l’ambizione di diventare campione. Semplicemente mi piace la disciplina, anche se ho avuto un periodo in cui non avevo tanta voglia. E secondo me per salire sul ring bisogna esserci con la testa, sennò è inutile».

Valori e impegno sociale

Oltre ai successi sportivi, Faraoni è impegnato da tempo in progetti sociali, soprattutto nelle scuole, contro il bullismo. Un impegno che lo avvicina alla filosofia del maestro Diodato, promotore di una boxe educativa e inclusiva, lontana dalla violenza.

La soddisfazione della Pugilistica Diodato

Grande orgoglio per il maestro teatino, che ha ricevuto i complimenti di Faraoni per l’alto livello tecnico degli atleti della palestra, fondata nel 2007 e oggi punto di riferimento per il pugilato in Abruzzo.

Un ospite inatteso

A rendere ancora più speciale la giornata la presenza a sorpresa di Ugo, blogger teatino conosciuto come «Sonounfregnoabruzzese», da anni impegnato nella valorizzazione del territorio.

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